La Crassula Ovata è una pianta molto apprezzata e diffusa, originaria del Sudafrica, tuttora popolare per gli spazi esterni, nota per le sue foglie arrotondate di un verde più o meno intenso. Un vero elemento naturale da posizionare su balconi e terrazzi, ma può essere coltivata anche in casa?
Se si creano e mantengono determinate condizioni, la risposta è decisamente affermativa, anche perché questa specie ha avuto successo e si è diffusa grazie alla sua notevole adattabilità, che si manifesta con pochi accorgimenti, seppur importanti.
È quindi possibile coltivare e far crescere a lungo una Crassula Ovata in casa, posizionandola nelle zone adatte e dedicandole alcune cure, leggermente più impegnative rispetto alla coltivazione all’aperto. Si tratta comunque di una specie gestibile anche dai meno esperti, con qualche consiglio.
Dove cresce la Crassula Ovata
Anche se può non sembrare, la Crassula Ovata è una pianta grassa, appartenente al vasto e diversificato gruppo delle piante succulente, ovvero tutte le specie che hanno sviluppato capacità di adattamento per resistere a lunghi periodi di siccità, come i cactus.
La Crassula Ovata ha foglie spesse e resistenti alle irrigazioni poco frequenti, riuscendo a sopportare condizioni difficili per altre specie “tradizionali”. Il fusto cresce lentamente e le foglie trattengono grandi quantità di acqua, risultato di un’evoluzione che riduce al minimo la dispersione di umidità.
La Crassula Ovata è originaria del Sudafrica, dove ancora oggi cresce spontaneamente. È diventata popolare in Europa, soprattutto dalla seconda metà del XX secolo, principalmente come pianta da esterno, poiché necessita di molto sole e poche altre cure.
Come coltivarla in casa
La sua resistenza e adattabilità la rendono adatta anche alla coltivazione in casa. Come detto, ha bisogno di luce, non tollera la mezz’ombra, ma non necessita di raggi solari diretti, bensì di una zona costantemente illuminata. Va bene vicino a una finestra o a un balcone, magari protetta da una tenda in inverno.
La Crassula Ovata necessita di almeno 5 ore di luce al giorno e di una buona posizione, lontana da correnti d’aria, poiché non le tollera. Allo stesso tempo, è meglio non posizionarla in angoli “dimenticati” con aria viziata; ha bisogno di spazio e circolazione d’aria.
Evitare gli estremi ambientali: la Crassula Ovata non sopravvive a lungo vicino a condizionatori, deumidificatori o in contesti con temperature o umidità estreme. L’ideale è un’umidità media, non superiore al 70%.
Irrigazione e cura
È considerata una pianta facile da gestire: oltre all’esposizione, necessita di acqua solo quando il terreno è molto secco, valutando non solo la superficie, ma anche la profondità. Basta inserire un dito nel terriccio per verificarne la presenza di umidità.
Se il terreno è asciutto, si può irrigare, evitando di bagnare le foglie e senza esagerare con l’acqua. Essendo una specie adattata alla siccità, è meglio irrigare abbondantemente in estate, ma evitare di farlo poco e spesso, preferendo irrigazioni abbondanti ma rare.
In estate, quando fa molto caldo, può essere necessario irrigare ogni 7-10 giorni; in inverno, la frequenza si riduce notevolmente e si può irrigare anche una volta al mese o meno. Come detto, tollera meglio la mancanza d’acqua che l’eccesso.
Altri consigli
Le foglie sono indicative dello stato di salute della pianta. Se sono rosse, ricevono troppa luce; se sono “vuote” e tendono a staccarsi, c’è un eccesso o una carenza d’acqua; se tendono al giallo, manca luce. In inverno e in estate, è consigliabile spolverare le foglie con un panno asciutto.
Ogni 2-3 anni si può rinvasare la pianta, utilizzando terriccio fresco e meno compatto, aggiungendo sul fondo sabbia, ghiaia o torba per aumentare il drenaggio. Generalmente, è bene scegliere un vaso leggermente più piccolo di quello precedente.